Tracce di presenza preistorica sono testimoniate dal rinvenimento, nel 1890 in località Montecalvo, della cosiddetta "stele di Castignano", un masso di tufo alto circa 1,36 metri, ora conservata presso il Museo
Archeologico di Ascoli Piceno; il cippo funebre é databile intorno al VII-VI sec. a.C. e
reca una iscrizione in antico alfabeto italico. nota [1]
Una riproduzione é stata posta all'ingresso del vecchio incasato. Clicca qui per un approfondimento
Riproduzione della stele di Castignano - foto: Gianluca Paniccia, 2020
Il centro abitato é sempre stato sottoposto all'erosione tipica dei calanchi e soggetto a terremoti.
Intorno all'anno 1000 si é iniziato a costruire il muraglione a tredici arcate sul lato sud del paese.
Nel secolo XI entra a far parte del presidato dei Farfensi.
Nel XII secolo i Templari costruiscono la chiesa di Santa Maria del Borgo (anche detta dei Templari); l'attribuzione ai templari si fa risalire alla presenza di un ospitale su un fianco della chiesa e per una formella con il "tau".
In centro sorge la chiesa di S.Maria al Borgo, secondo la tradizione e per alcuni particolari (la presenza di un ospitale su un fianco della chiesa e per una formella con il tau T) essa é stata fatta erigere dai Templari (ai quali è dedicata la limitrofa stretta e angusta via) nel XII sec. in stile romanico-gotico.
Chiesa Santa Maria al Borgo - foto: Gianluca Paniccia, 2020
Nel 1298 Ripaberarda si sottopone alla protezione di Ascoli, diventandone avamposto e rocca di difesa.
Tra il 1369 e il 1380 subisce la tirannia di Boffo da Massa.
A questa epoca risale la costruzione (su un nucleo primitivo del XI secolo) della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo; presenta una facciata quadrata con un grande rosone in travertino, al suo interno si trovano degli affreschi tra cui un "Giudizio Universale" con riferimenti danteschi, un coro ligneo (opera gotica della seconda metà del 1400 attribuito ad Apollonio da Ripatransone); al fianco si erge una torre campanaria di circa 30 metri; nella adiacente cripta dell'Addolorata vi sono opere del Crivelli e di Pagani).
Facciata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo - foto: Gianluca Paniccia, 2020
Nel 1400 passò sotto la corte Romana
Nel 1493 fu venduta da papa Alessandro VI ad Ascoli.
Nel 1518 a Ripaberarda venne eretta la torre campanaria, in stile romanico rinascimentale in cotto a forma ottagonale, decorata con cuspide alta 52 metri ed attribuita ad Antonio da Lodi.
Torre campanaria di Ripaberarda - foto: Gianluca Paniccia, 2020
Nel 1530, su disposizione del papa Clemente VII, viene distrutta la rocca di Castiglioni eretta dagli ascolani per meglio controllare Castignano. Castiglioni o in precedenza Castigliani (il toponimo indica un luogo fortificato) ha costituito nei secoli XV e XVI una "fortezza gagliarda" a difesa di Ascoli, sia per le aggressioni provenienti da nord sia per le rivolte dei castignanesi.
Nel 1535 Michele Recchi, mandato a Perugia a perorare la causa dei castignanesi presso il papa Paolo III, venne ucciso dall'ascolano Astolfo Guiderocchi (inviato da Ascoli per sostenere la parte avversa). Nel 1538 il papa restituì definitivamente l'indipendenza a Castignano.
Nel 1585 papa Sisto V rese Castignano "capoluogo libero" anche dal potere temporale del Vescovo di Ascoli, ponendolo sotto la giurisdizione della Diocesi di Montalto Marche; la frazioni di Ripaberarda e Castiglioni rimasero sotto Ascoli.
Nel 1590 viene compilato lo Statuto
Sotto Napoleone Castignano entrò a far parte del cantone di Montalto e nel 1815 venne inglobato nella delegazione Apostolica di Ascoli.
Il 3 ottobre 1943 si verificò un forte terremoto (dopo quelli degni di nota del 1335, 1574, 1717 e 1913)
Castignano vista da Ripaberarda - foto: Gianluca Paniccia, 2020
La chiesa parrocchiale di Sant'Egidio si trova appena fuori delle mura; ha una facciata in laterizi in stile neoclassico, torre del 1731; all'interno sono degni di nota una fonte battesimale in legno, un tela della Madonna del Rosario (di Simone De Magistris, XVI sec.) e l'Annunciazione (di Giuseppe Ghezzi); nel reliquiario-ostensorio (opera di orificeria gotica di Pietro Vannini del 1488) é venerata la reliquia della Croce donata da papa Niccolò IV
La casa di terra é una costruzione rurale modesta, di tipo elementare, a uno o due piani, realizzata con terra cruda; in contrada Sant'Angelo é rimasta in piedi e recentemente restaurata, una di queste costruzioni che in passato erano alquanto diffuse nell'area intorno all'Ascensione.
Numerose sono anche le chiese romaniche e le case medievali e rinascimentali.
In località Castiglioni c'è la chiesa di S.Maria delle Pieve, nota anche come Santuario di San Bernardino di Siena, nei pressi del monastero benedettino e poi francescano.
Tra S.Martino di Castignano e Rotella si trova la quercia della Madonna di Montemisio, una roverella secolare alta 23 metri che dal '600 ombreggia un santuario campestre ad una navata e soffitto a botte (costruita nella seconda metà del '700). Montemisio è legata anche ad alcune credenze propiziatorie del passato.
[1] Lingua e scrittura dei Piceni [http://www.antiqui.it/piceni/lingua.htm]
Castignano e Papa Sisto V [http://www.umbertoguerra.it/papasisto/erezione-del-presidato-di-montalto/citta-e-terre-del-presidato/castignano.html]
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