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Fatti e luoghi della storia di Offida

 

 

Nel 1039 Offida venne ceduta da Longino all'Abbazia di Farfa; il possesso venne confermato dai vari imperatori succedutisi, almeno fino al 1198.

Nel 1261 papa Urbano IV dette vita ala Presidato Farfense, con l'istituzione di un "preside" (=giudice) che doveva amministrare la giustizia nel territorio in precedenza sotto il controllo del monastero di Farfa; l'abbazia di Farfa ebbe il privilegio di "Diocesis nullius" cioè non soggetto al controllo di alcun vescovo; ;

Nel 1291 il papa Niccolò IV concesse ad Offida (e ai comuni marchigiani) il potere di eleggere i podestà consoli e priori, riconoscendo la già acquisita autonomia.

Papa Niccolò IV, Girolamo di Massio da Lisciano di Ascoli, primo pontefice dell’ordine dei francescani, prendendo atto della consuetudine invalsa in diverse municipalità della Provincia pontificia di eleggere le cariche pubbliche, che era stata oggetto di ripetute controversie con il rettore della Marca magistro Giffredo de Anagnia (1282-1285), inviato da papa Martino IV a riaffermare l’autorità della Chiesa, da Orvieto il 16 gennaio 1291 con Bolla (Lettera di grazia, sincere devotionis), indirizzata al consilio et communi castri offide firmane diocesis, concede alla comunità la facoltà di eleggere in perpetuo il podestà e gli ufficiali, da scegliersi fra i fedeli alla Chiesa, i quali possano pienamente e liberamente, sul castello e sul suo territorio, iustitiam facere tam in criminalibus quam in civilibus, eccetto nei delitti di lesa maestà e di eretica pravità, e nei casi di omicidio, adulterio, ratto di vergini, incendio doloso, furto manifesto o che abbiano comportato la perdita di membra alle persone, nonchè a esclusione dei reati di rapina e danno alle strade. Prevede inoltre che gli uomini del Comune possano ricorrere al rettore della Marca per appello o semplice querimonia. A riconoscimento della libertà concessa dispone il pagamento alla Curia pontificia di un censo annuo di 122 libre ravennati, da corrispondere infra quindenam a die resurrectionis dominice (Archivio Storico del Comune di Offida) (fonte: https://www.consiglio.marche.it/informazione_e_comunicazione/pubblicazioni/quaderni/pdf/273.pdf - pagina 126)

 

Nel 1357 venne confermata nel Presidato Farfense.

Nel 1469 un gruppo di armati ascolani, sotto la guida del duca di Calabria, si fermarono ad Offida creando disordini; iniziò lo scontro tra i ghibellini che parteggiavano Ascoli con a capo la famiglia Boldrini e gli offidani ghibellini capitanati dalla famiglia Baroncelli; nel 1497 l'ascolano Astolfo Guiderocchi entrò e ripristinò l'indipendenza municipale; le lotte cruente proseguirono fino al 1533.

Il giorno del Corpus Domini del 1533 le due famiglie si riunirono in municipio per una riconciliazione ma ne nacque una nuova diatriba e Carlo Baroncelli trucidò quasi per intero la famiglia rivale e fuggì in Puglia.

Nel 1524 viene approvato lo Statuto comunale, rimasto in vigore fino al 1816.

Nel 1557 vennero inseguite e massacrate le truppe francesi che avevano creato disordine in città, durante la ritirata da Civitella durante la guerra del Tronto; su un muro della chiesa di S.Maria della Rocca sono incise le parole "1557, addì 17 maggio morì accoppati 70 dei francesi"

Nel 1572 Offida fu inserita nella Diocesi di Ascoli; ma solo nel 1575 il vescovo ascolano potè entrare in città in quanto gli offidani avrebbero preferito essere inseriti nella diocesi di Fermo oppure restare nel presidato farfense; quest'ultimo però nel frattmento era stato inglobatonella nuova diocesi di Montalto.

Ancora nel 1636 si segnala una incursione di una ventina di ascolani che "fracassarono quattro macine, ferirono e depredarono gli molinari offidani" [cit. A.Rosini dal sito http://www.turismoffida.com/it/il-1600.html

Nel regno Italico costiuito da Napoleone, nel 1815 Offida, compresa nel secondo (II) Distretto, risultava capoluogo del II Cantone, comprendente Monteprandone, Appignano, Castignano, Colli e Monsampolo.

Con la restaurazione Offida è compresa nella Delegazione di Ascoli dello Stato Pontificio.

Nel 1831 riceve il privilegio di ergersi a Città.

 

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per approfondire

 

 

 

Elezioni amministrative

Fino al 1993 i Sindaci venivano eletti dal Consiglio comunale; dal 1993 (legge 25 marzo 1993, n. 81) é stata introdotta la elezione diretta dei sindaci (a turno unico per i comuni con meno di 15.000 residenti)

Sindaci e risultati delle elezioni amministrative
Data elezioni Sindaco eletto lista/partito voti su voti validi votanti su aventi diritto
26/05/2019Massa Luigi"Solidarietà e Democrazia"  simbolo della lista1.768 su 3.150 = 56,1% 3.264 su 4.508 = 72,4%
25/05/2014Lucciarini De Vincenzi Valerio"Solidarietà e Democrazia"  simbolo della lista1.798 su 3.337 = 53,9% 3.426 su 4.559 = 75,1%
07/06/2009Lucciarini De Vincenzi Valerio"Offida Solidarietà e Democrazia"  simbolo della lista2.116 su 3.405 = 62,1% 3.650 su 4.616 = 79,1%
26/06/2004D'Angelo LucioLista Civica  2.598 su 3.653 = 71,1% 3.816 su 4.723 = 80,8%
13/06/1999D'Angelo LucioLista Civica  2.080 su 3.572 = 58,2% 3.805 su 4.670 = 81,5%
23/04/1995Agostini LucianoCen-Sin(Ls.Civiche)  2.353 su 3.793 = 62,0% 4.015 su 4.674 = 85,9%

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