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Produzioni tipiche artigianali locali

Tramandate per secoli da generazione a generazione, molte attività di tipo manuale hanno perduto la loro importanza con il progresso economico, tecnico e scientifico ma trasmettono il patrimonio culturale delle nostre origini e in alcuni casi tali prodotti artigianali sono tuttora utili o di pregio

In questa pagina riportiamo alcune delle principali produzioni artigianali tipiche delle nostre province, tenendo presente che alcune di queste specialità vengono prodotte anche in modo industrializzato su larga scala.


Pagliarole (Acquaviva Picena)

L'arte di fabbricare cesti con la paglia, (utilizzati come porta frutta, porta lavori a maglia, contenitori per biancheria e piatti ornamentali), prevede una lunga e laboriosa lavorazione fin dalla preparazione dei materiali (paglia di grano, salice e cannetta selvatica)


Ceramiche artistiche di Castelli 

L'arte castellana della ceramica risale alla seconda metà del secolo XIII e si é tramandata ininterrottamente fino ad oggi. 

Tra i ceramisti più noti si ricordano, a partire dal 1400, tali Nardo di Castelli, Renzo di Lanciano e suo figlio Polidoro, fondatori di una "scuola" da cui, fra gli altri, uscirono Tito, Orazio "il Vecchio" e Orazio "il Giovane" della famiglia Pompei. 

Dallo stile faentino, allora imperante, si affrancò Antonio Lolli che venne seguito dalla famiglia Grue, gloria della ceramica castellana.

Al capostipite Francesco seguirono il figlio Carlantonio (1655-1723), al quale si devono lo stile e la tavolozza caratteristici della famiglia e numerosi discendenti tra i quali Francescantonio (1686-1746) raggiunse la maggior fama. 

Ceramisti insigni furono anche Fedele Cappelletti (nato nel 1682, nipote e allievo di Carlantonio Grue), Giulio Cristofari (sec. XVII, famoso per aver costruito un organo con canne in maiolica e tastiere in ceramica, perfettamente funzionante); Carmine Gentile (nato nel 1679); Pierantonio Tiberi (nato nel 1716) e Gesualdo Fuina (1755-1822).

Quando altrove l'arte maiolicara era già in decadenza, qui essa giungeva al massimo sviluppo: a metà del '700 esistevano ben trentacinque fabbriche, la cui produzione veniva principalmente venduta, con notevoli profitti, alla fiere di Senigallia, di Fermo, di Loreto. 

Dalla seconda metà del '700 la produzione decadde, per varie ragioni (che suscitarono l'interesse degli economisti e politici, fra i quali Melchiorre Delfico), ma è sempre sopravvissuta con grande dignità e qualità, oggi incrementata con i giovani allievi dell'Istituto Statale d'Arte Ceramica (fondato nel 1906 ed intitolato Francescantonio Grue) e favorita da una rinnovata ricerca della qualità da parte di un pubblico sempre più vasto ed esigente, oltre che da una sempre più massiccia presenza di turisti.

Tra le produzioni locali si distinguono la maiolica artistica e il vasellame da cucina in terracotta; alcuni pezzi sono conservati in prestigiosi musei di tutto il mondo (Metropolitan di New York, British Museum di Londra, Ermitage a San Pietroburgo, Louvere a Parigi, etc. ).

Castelli ospita un Museo della Ceramica che si trova nel convento cinquecentesco dei Frati Minori Osservanti. Il percorso museale comprende i vasi farmaceutici Orsini-Colonna, il Paliotto di Colledoro, ed una significativa documentazione delle varie dinastie di maiolicari. Il nucleo originario delle collezioni esposte appartiene alla Raccolta Civica promossa da Gian Carlo Polidori quando era direttore della Scuola d'Arte (anni 1930-1940) che é stato via via arricchiato da importanti depositi pubblici e di collezionisti privati, nonché da periodiche acquisizioni. 


Ceramiche artistiche di Ascoli Piceno

 

 

Merletto a tombolo (Offida)

Il merletto viene lavorato sopra un tombolo rigonfio di segatura, con particolari fuselli, fili bianche e spilli. E' un'arte che si fa risalire al 1400, diffuso sia tra i ceti popolari che nelle comunità religiose e nelle famiglie aristocratiche. Ad Offida ha avuto un notevole impulso nel XVII sec. con l'arrivo delle suore benedettine. 

Nel 1979 è nata la Cooperativa Artigiana Merlettaie, avente lo scopo di produrre e vendere direttamente i lavori eseguiti secondo la antica tradizione locale nonché di mantenere vivo l'interesse nelle nuove generazioni; le produzioni sono per uso domestico (biancheria da tavola, abbigliamento, corredi da letto, decorazioni da sala) ed ecclesiastico. 

Il Museo di Offida ne ospita la Mostra permanente.

 

Si segnalano inoltre le lavorazioni della lana a Cerqueto, del cuoio e del ferro battuto a Nerito di Crognaleto, del rame a Force

Stampa della pagina: www.portodeipiceni.it/testi/pr001.htm (Prodotti tipici dell'artigianato)
Data aggiornamento: 30 luglio 2006
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